File:Christine of France, Duchess of Savoy - Castle of Racconigi.jpg

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Summary

Francesco Cairo: Portrait of Christine of France  wikidata:Q122602762 reasonator:Q122602762
Artist
Ambito Piemontese o ambito francese
Unidentified painter  
 
Description 17th-century portrait painting of women, with Not identified, Unspecified, Unmentioned, Unattributed, UnknownUnknown or anonymous artist
label QS:Len,"Not identified, Unspecified, Unmentioned, Unattributed, UnknownUnknown or anonymous artist"
label QS:Lpt,"Não identificado, Não especificado, Não mencionado, Não atribuído, UnknownUnknown ou artista anonymous"
and missing location and year.
Francesco Cairo  (1607–1665)  wikidata:Q2253244 q:it:Francesco Cairo
 
Francesco Cairo
Alternative names
Francesco del Cairo
Description Italian painter
Date of birth/death 26 September 1607 / 26 August 1607 Edit this at Wikidata 27 July 1665 Edit this at Wikidata
Location of birth/death Milan Edit this at Wikidata Milan Edit this at Wikidata
Authority file
artist QS:P170,Q2253244
(?)
image of artwork listed in title parameter on this page
Title
Italian:
Ritratto di Cristina di Borbone Edit this at Wikidata

Portrait of Christine of France
title QS:P1476,it:"Ritratto di Cristina di Borbone Edit this at Wikidata"
label QS:Lit,"Ritratto di Cristina di Borbone Edit this at Wikidata"
label QS:Len,"Portrait of Christine of France"
Object type painting Edit this at Wikidata
Genre portrait Edit this at Wikidata
Description
English: Portrait of Christine of France (1606-1663), wife of Victor Amadeus I of Savoy (1587-1637)
NOTIZIE STORICO CRITICHE
"Il dipinto propone un’immagine giovanile di Cristina di Borbone, duchessa di Savoia e prima madama reale (Parigi, 1606-Torino, 1663). L’abbigliamento mostra, nella scelta della scollatura chiusa da una ampia gorgiera bordata di pizzo l’adesione alla moda internazionale cosiddetta “alla spagnola”. Non pare da escludere che il prototipo fosse un ritratto inviato alla corte sabauda in occasione della stipula delle trattative matrimoniali tra la principessa e il futuro duca Vittorio Amedeo I. Vale la pena di ricordare che nel 1619-1620 dovette giungere da Parigi il ritratto della principessa eseguito dal pittore di corte Ferdinand Helle che molto colpì la sorella di Cristina, Enrichetta Maria, poi regina di Inghilterra (Baudi di Vesme 1966, vol. II, pp. 576-577). Cristina era figlia del re di Francia Enrico IV e da Maria de’ Medici. Tredicenne giunse in Piemonte come sposa del futuro duca Vittorio Amedeo I, ottenendo tra i doni di nozze la proprietà del castello del Valentino che fu, per decenni, una delle sue residenze predilette e a cui dedicò molte delle sue risorse, parallelamente all’impegno per la dimora collinare presso San Vito, nota poi come Vigna di Madama Reale. Divenuta reggente, nominata dal marito sul letto di morte, per conto del figlio nel 1637, di fatto, governò il ducato ben oltre la maggiore età del figlio (1648), mantenendo il controllo sino alla sua morte, avvenuta nel 1663. Il suo indirizzo in politica estera e nella vita di corte fu dichiaratamente filo-francese. Questa presa di posizione fu uno dei moventi decisivi dello scontro per la reggenza con i cognati Maurizio e Tommaso, di posizioni filo-asburgiche, che sfociò in aperta guerra civile tra il 1638 e il 1640, vedendo contrapposte, anche all’interno della nobiltà, due vere e proprie fazioni, i cosiddetti madamisti e i principisti, e due diverse realtà geografiche, la capitale a favore della duchessa, le grandi città di provincia prevalentemente schierate con i due fratelli. La conclusione del conflitto fu sostanzialmente favorevole al Cristina e il nuovo equilibro raggiunto fu suggellato dal matrimonio della figlia Ludovica con lo zio Maurizio che rinunciò alla porpora. Nozze ambiziose, degne di una principessa che non mancò mai di difendere le prerogative sabaude della sovranità su Cipro, furono combinate per le altre due figlie femmine: Margherita Violante sposò Ranuccio II Farnese e Enrichetta Adealaide il principe elettore di Baviera Massimiliano. Amplissimo fu anche, in piena coerenza con un’immagine di sovranità barocca di tipo francese, il suo mecenatismo e patronato nei confronti di edifici di culto e realtà monastiche, con una particolare attenzione per gli ordini dei minimi, dei carmelitani e dei serviti. La tela è allestita all’interno di una ampia serie iconografica sabauda che include principalmente opere risalenti al XVII secolo, benché esse rappresentino esponenti del casato a partire dall’età medievale. La maggior parte dei dipinti pervennero in questa sede a seguito del dono del castello di Racconigi al principe di Piemonte Umberto di Savoia da parte di suo padre, Vittorio Emanuele III, nel 1929. Il primo volle collocare in questa residenza, analogamente a quanto dispose per i suoi appartamenti in Palazzo Reale a Torino, le sue raccolte di iconografia sabauda e dinastica, con attenzione anche alle famiglie regnanti che, nei secoli, avevano stretto alleanza con Casa Savoia. Queste opere, collezionate a partire almeno dal 1919, pervennero a Racconigi per selezione dall’arredo di altre residenze sabaude dei territori ereditari o acquisite dopo l’unità d’Italia, oppure furono donate o ancora acquistate sul mercato antiquario, o da famiglie dell’aristocrazia piemontese e del territorio nazionale. L’allestimento della Galleria cosiddetta dei ritratti, collocata nel padiglione di levante con prosecuzione nell’attigua galleria dei cardinali, è attestato nell’inventario stilato da Noemi Gabrielli all’inizio del sesto decennio del Novecento" [1]
Depicted people Christine of France Edit this at Wikidata
Date between 1619 and 1629
date QS:P,+1650-00-00T00:00:00Z/7,P1319,+1619-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1629-00-00T00:00:00Z/9
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Medium oil on canvas Edit this at Wikidata
Dimensions height: 60 cm (23.6 in) Edit this at Wikidata; width: 47.5 cm (18.7 in) Edit this at Wikidata
dimensions QS:P2048,+60U174728
dimensions QS:P2049,+47.5U174728
institution QS:P195,Q19851
References https://www.catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/0100399624 Edit this at Wikidata
Source/Photographer http://www.fondazione1563.it/it/le-sedi/la-vigna-di-madama-reale/fotogallery

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